Economia

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La crisi si inizio secolo scompagina il paradigma al quale si era convertita anche una parte della sinistra. Salta la divisione internazionale del lavoro concepita dall’America, l’industria dell’auto torna ad essere un settore di punta nei paesi che hanno fatto una politica industriale. La vicenda Fiat offre l’occasione per un ripensamento generale
Antonio Lettieri
Lunedì, 7. Febbraio 2011
Economia
Il programma avanza più lento di una lumaca, ma intanto un nugolo di società e di presunti esperti intascano laute prebende. E il governo, con un decreto, ha varato una piena copertura finanziaria e assicurativa per le imprese contro il rischio di ritardi nei tempi di esecuzione e messa in esercizio
Rosita Donnini
Giovedì, 27. Gennaio 2011
Economia
Non è vero che non è inquinante, il costo dell’energia prodotta non è quello dichiarato, non sarà un volano per la ricerca. Quanto alle energie alternative, alcune sono valide già oggi, altre sono vicine ai livelli di economicità: a patto di applicarle con criterio
Rosita Donnini
Venerdì, 3. Dicembre 2010
Economia
E’ diventata grande in un mercato protetto e di prima motorizzazione, specializzandosi nelle vetture da fascia bassa che non consentono grandi margini di profitto. Oggi continua ad avere successo nei paesi che ancora richiedono questo tipo di auto (Brasile, Polonia, Turchia), ma è assente nei segmenti adatti a paesi a più alto reddito. Che Marchionne pensa di coprire non con Fiat, ma con Chrysler
Alfredo Recanatesi
Lunedì, 8. Novembre 2010
Economia
Finora le strategie sono state guidate da un’idea già implicita nel Trattato: è il settore pubblico che può far danni all’economia, quindi è lì che bisogna intervenire con tagli e riduzione dei deficit. Ingabbiate le politiche di bilancio degli Stati, solo l’Unione potrebbe rilanciare lo sviluppo. Le idee ci sono, ma non vengono prese in considerazione
Ruggero Paladini
Domenica, 17. Ottobre 2010
Economia
La pretestuosa campagna sulla libertà d’impresa prefigura soluzioni già viste in passato e rivelatesi disastrose. Assodato che la Costituzione non ostacola alcunché, due sono i problemi principali: la dimensione delle aziende e i costi della burocrazia. Ma il governo fa tutt’altro col rischio di favorire l’economia criminale
Rosita Donnini, Valerio Selan
Venerdì, 16. Luglio 2010
Economia
Il gravissimo incidente della piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico mostra non solo che i gruppi privati mirano al profitto anche a scapito della sicurezza, ma anche l’assenza di controlli adeguati da parte dello Stato, figlia dell’ideologia che ha dominato gli ultimi 30 anni
Marcello Colitti
Giovedì, 17. Giugno 2010
Economia
Sotto la frusta della crisi una parte delle imprese, dopo il primo schock, si è riposizionata su segmenti a maggior valore aggiunto e con una politica dei prezzi aggressiva recupera e conquista quote di mercato, specie extra-Ue. Nel primo quadrimestre i migliori risultati verso la Turchia (+52,6%), la Cina (22,5%), l’India (19,8%), i paesi del Mercosur (49,7%)
Attilio Pasetto
Giovedì, 17. Giugno 2010
Economia
La Panda è la Fiat che dà meno margini di guadagno. Scegliere di costruire qui un modello del genere, che le altre case producono nei paesi emergenti, significava di per sé dover ottenere condizioni del lavoro simili a quelle. Che poi, magari, saranno replicate in altri stabilimenti
Alfredo Recanatesi
Mercoledì, 16. Giugno 2010
Economia
Queste agenzie hanno svolto per molti anni una funzione utile di guida agli investitori, poi sono precipitate nei conflitti di interesse. La riforma finanziaria avrebbe potuto introdurre alcune regole che le riportasse in rotta, ma finora nulla è stato fatto
James Lardner
Venerdì, 28. Maggio 2010

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