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Il ministro del Lavoro Di Maio ha reintrodotto la cassa integrazione straordinaria per il caso di chiusura dell’azienda. “E’ una promessa che dovevo agli operai della Bekaert, una delle aziende che è scappata all’estero lasciandoli per strada”. Ma per questi casi c’è già la Naspi per due anni, che forse è più adatta allo scopo
Aldo Amoretti
Venerdì, 14. Settembre 2018
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I limiti alla spesa pubblica sono solo uno dei problemi e, in questa fase, nemmeno il maggiore. I freni vengono dalla scarsa capacità progettuale e dall’intrigo burocratico che dovrebbe combattere la corruzione, a cui si aggiunge l’incertezza sulla strategia del governo. Eppure qualcosa si muove: nel primo semestre i lavori aggiudicati, per bandi oltre un milione di euro, sono cresciuti del 42,5% come numero e del 75,5% come importo
Attilio Pasetto
Giovedì, 2. Agosto 2018
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Gli scontri sui contenuti della relazione tecnica al decreto sono frutto di una sorta di “sagra dei malintesi”. Le stime che vi sono contenute non devono essere lette come previsioni sull’andamento dell’occupazione, servono solo per quantificare i possibili effetti sulla spesa pubblica, cosa che è richiesta dalle norme. Come è nato l’equivoco e come l’occasione è stata colta al volo per riaffermare posizioni ideologiche
Giovanni Principe
Giovedì, 2. Agosto 2018
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Si ripete con i migranti l’antichissimo espediente di indicare un “nemico estermo” su cui indirizzare il malcontento per i danni delle politiche degli ultimi decenni, che hanno fatto aumentare povertà e disoccupazione e tolto alla maggioranza dei cittadini persino la speranza di raggiungere le sicurezza economica. La ex sinistra ha abbandonato le loro istanze e quindi la protesta si esprime con il voto a forze che appaiono non compromesse con il passato, nonostante i loro programmi che aggraveranno i problemi
Carlo Clericetti
Domenica, 1. Luglio 2018
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L’accordo formalizzato tra 5S e Lega è una sorta di sommatoria dei programmi elettorali delle due formazioni. Non solo avrebbe costi che un governo sensibile alla voce di Berlino si guarderà dal sostenere, ma contiene anche, oltre a connotazioni tipiche di destra, vari punti deboli e imprecisioni, mentre alcuni punti importanti mancano del tutto
Ruggero Paladini
Mercoledì, 20. Giugno 2018
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Dopo la batosta elettorale Liberi e uguali è praticamente sparito dalla scena. Ora si riprende il percorso verso la costituzione del partito, ma su elementi importanti le posizioni delle varie componenti divergono nettamente, e sarebbe impensabile non chiarire questi problemi. Prova a farlo Stefano Fassina proponendo un documento che serva di base alla discussione
Carlo Clericetti
Lunedì, 14. Maggio 2018
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Se Di Maio riuscisse ad andare al governo nella casella cruciale di ministro dell’Economia andrebbe un economista quarantenne della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Andrea Roventini, che con Giovanni Dosi ha approfondito la ricerca nel campo dell’innovazione e dello sviluppo economico. Dai suoi studi e dalle prime uscite pubbliche emerge un personaggio convincente
Attilio Pasetto
Giovedì, 15. Marzo 2018
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Imposta sui redditi e sostegni familiari: le proposte di PD e LeU introdurrebbero una maggiore razionalizzazione. La seconda è più coerente e aumenterebbe la progressività, ma ha un costo maggiore: una ventina di miliardi contro circa cinque dell’altra. Farebbe scendere il prelievo sui salari dal 33 al 15%, con gettito da recuperare sui redditi da capitale. Inoltre LeU prevede 59 miliardi di investimenti pubblici, che spingerebbero il Pil
Ruggero Paladini
Lunedì, 26. Febbraio 2018
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Corsa al centro e promesse di benefici individuali: è su questo che si basa la campagna elettorale. Il che non stupisce per la destra e per il Pd, che non fanno altro che proseguire nella loro impostazione tradizionale. Ma è diventata la cifra anche dei 5S, che così si dimostrano incapaci di proporre una vera alternativa
Gianni Principe
Sabato, 10. Febbraio 2018
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I rappresentanti delle varie componenti della sinistra sono d’accordo: serve un nuovo soggetto politico costituito dai popoli di tutti i paesi per cambiare l’Ue liberista e antipopolare. Si guarda a un futuro indeterminato e neanche una parola sulla riforma in atto della governance, che così come si sta concordando potrà provocarci problemi drammatici
Carlo Clericetti
Sabato, 10. Febbraio 2018

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