Carlo Clericetti

Lavoro
Secondo il ministro Giuliano Poletti l'orario di lavoro è ormai "un attrezzo vecchio" e la retribuzione va definita anche misurando "l'apporto dell'opera". Ma in molti impieghi l'orario già oggi ha solo un valore formale, quindi il riferimento dev'essere a quelli dove non è così, ossia la gran massa dei subordinati. Un'ipotesi che riporta al cottimo e alla contrattazione individuale
Carlo Clericetti
Martedì, 1. Dicembre 2015
Italia
C'è la sinistra ancora nel Pd, che non vuole accettare che quel partito è ormai perso a una prospettiva progressista. E poi ci sono la neonata Sinistra italiana e Possibile, che costituiscono gruppi parlamentari separati. Eppure i motivi di dissenso non sembrano determinanti. Ricomporli sarà la prima prova che si fa sul serio
Carlo Clericetti
Lunedì, 9. Novembre 2015
Italia
Tra pochi giorni la scadenza per la raccolta delle firme. Sono tutti temi che riguardano battaglie della sinistra, ma pochi si sono mobilitati. Un pessimo auspicio per la prospettiva di un nuovo soggetto politico in grado di raccogliere tutta l'area progressista
Carlo Clericetti
Venerdì, 18. Settembre 2015
Europa
Continua il balletto delle "riunioni decisive" che non decidono, ma il 30 giugno è davvero la data limite: o ci sarà l'accordo che permetta il rimborso al Fmi o sarà default. Bruxelles non ha cambiato linea: chiede ancora la fallimentare austerità, solo più attenuata. Alla fine è probabile che l'accordo ci sarà, per non rischiare un drammatico sconquasso
Carlo Clericetti
Martedì, 23. Giugno 2015
Europa
Il sistema inglese è persino peggio dell'Italicum: puoi prendere più seggi con 180.000 voti che con 4 milioni. I Tory hanno vinto grazie a questo: sono aumentati meno dell'1% ma ottengono la maggioranza assoluta dei seggi, mentre il Labour guadagna il doppio ma ne perde 25. La "sconfitta" della sinistra non viene dai voti, ma solo dal meccanismo elettorale
Carlo Clericetti
Lunedì, 25. Maggio 2015
Cronache
Davvero, come dice Matteo Renzi, con un programma di sinistra inevitabilmente si perde? Non solo non è vero, ma anche l'esito delle elezioni inglesi dev'essere esaminato con un po' più di attenzione. Se comunque per vincere si dovesse proporre una politica di destra, cosa c'entra più la sinistra?
Carlo Clericetti
Mercoledì, 13. Maggio 2015
Sindacato
Ridda di interpretazioni e di critiche sull’iniziativa del segretario della Fiom, molte delle quali distorsive. La strategia che ha enunciato è di portare il sindacato a rappresentare tutti i lavoratori, anche gli atipici e i precari, e di combattere per difendere i loro diritti anche attraverso una mobilitazione della società civile che prema sui partiti, come avvenne per il divorzio o il referendum sull’acqua
Carlo Clericetti
Sabato, 21. Marzo 2015
Cronache
Sergio Mattarella è salito al Colle accompagnato dalle aspettative di quel po' di sinistra rimasta in Italia. Per non deluderle dovrà quanto meno ripristinare prassi corrette, impedendo l’abuso dei decreti legge e non impartendo ordini al Parlamento. E sorvegliando le “manine” che inseriscono nei provvedimenti norme a sorpresa
Carlo Clericetti
Giovedì, 5. Febbraio 2015
Europa
Il vice presidente della Commissione ora minaccia vagamente “sanzioni”, come se non bastassero i danni fatti finora dall’austerità. Per trovare un accanimento simile su una politica drammaticamente sbagliata bisogna forse risalire a metà dell’800, protagoniste Inghilterra e Irlanda. Anche allora una carestia fu usata per imporre ristrutturazioni economiche
Carlo Clericetti
Giovedì, 15. Gennaio 2015
Cronache
Alla vigilia delle dimissioni Giorgio Napolitano ha pronunciato un discorso che è una sorta di testamento politico. E’ lui che ha creato questo quadro, anche forzando le sue prerogative, e non vuole che cambi: avanti con questo governo e con la linea prevalente in Europa, e nessuno lo disturbi. Renzi ha ancora più fretta del solito: vuole chiudere le partite istituzionali prima dell’incognita del nuovo presidente. E poi, forse, elezioni
Carlo Clericetti
Mercoledì, 17. Dicembre 2014

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