Se 1780 euro vi sembran molti

E' questa la cifra che pagherà in più chi ha un reddito da 100.000 euro l'anno in su: sarà persino difficile che se ne accorga. In realtà la sola critica sensata è che non c'è progressività per i redditi più alti
L'attenzione dei media si è concentrata su un aspetto della finanziaria, la modifica dell'Irpef; la cosa si comprende dato che l'Irpef interessa (quasi) tutti. A dire il vero i dirigenti della Confindustria hanno puntato il dito sul passaggio all'INPS del TFR non optato (verso i Fondi), ma anche questo è logico, dato che essi si occupano di società; a loro 1780 euro in più da pagare fanno sì e no l'effetto di una puntura di spillo. 
 
I rilievi critici sulla riforma dell'Irpef si possono riassumere in tre punti:

"Chi non ha 70.000 euro al giorno d'oggi" (frase effettivamente pronunziata). Secondo i dati della Sogei nel 2007 coloro che dichiarano redditi con più di 70.000 euro saranno 154.000 (di cui 81.000 lavoratori dipendenti), corrispondenti allo 0,38% dei redditieri italiani. Ovviamente se due coniugi hanno un reddito di 40.000 ciascuno, insieme passano la fatidica soglia, ma l'Irpef è su base individuale, e di questo non tiene conto.

Tra  reddito effettivo e reddito dichiarato c'è di mezzo l'evasione. Questo è vero; ovviamente l'evasore non deve essere "totale" o quasi, perché in questo caso per lui non cambia nulla; non versava imposte prima e non le versa dopo. Tuttavia sul fronte del contrasto dell'evasione non si può dire che non si stia facendo nulla; dal decreto Bersani-Visco agli studi di settore, alle attività di accertamento, si sta lavorando, ed i primi frutti sembrano manifestarsi, a guardare all'andamento del gettito tributario. Sapendo ovviamente che è una strada lunga.

Anche Berlusconi pagherà in più (solo) 1780 euro. Questa critica è giusta; il fatto che a 100.000 euro si arriva al massimo aggravio (per le famiglie con due o più figli il limite è spostato in avanti) e che poi rimanga costante, significa che anche chi ha 200.000, o 300.000 (e via crescendo) avrà il medesimo aggravio. Basterebbe introdurre un'aliquota al 44% dopo 100.000 per far aumentare l'importo assoluto, anche se con un'incidenza declinante.
 
La struttura dell'Irpef ha avuto un miglioramento rispetto a quella prodotta dai due moduli del governo precedente. Le risorse per le famiglie sono aumentate; passi ulteriori potranno farsi sia sul disegno complessivo della curva delle aliquote, sia sull'introduzione di forme di "imposta negativa" per le situazioni di incapienza. 
Sabato, 7. Ottobre 2006
 

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