Referendum, perché voto Sì

Referendum, perché voto Sì

La riduzione del numero dei parlamentari (400 deputati e 200 senatori) fu varata con un ampio margine maggioritario dal Parlamento italiano. Il referendum è chiamato a ratificare il cambiamento con il Si o a rigettarlo col il No. Personalmente, penso che la riduzione del numero possa servire a creare un maggiore senso di responsabilità fra gli eletti. Penso anche che Stati democratici importanti hanno un numero di parlamentari inferiore a quello della tradizione italiana. Il caso degli stati Uniti d’America (320 milioni di abitanti) dimostra che il numero ridotto non crea problemi di rappresentatività democratica e di funzionamento. Com’è noto, la Camera dei Rappresentanti è formata da 435 membri e il Senato da 100 (due eletti per ogni stato federale). L’attività legislativa può essere condivisa o criticata per ragioni politiche, ma nessun costituzionalista ha mai messo in discussione la rappresentatività democratica del Congresso americano. Credo che si possa ragionevolmente confermare la modifica costituzionale votando Sì, senza timori per la rappresentatività democratica del Parlamento. Anzi, una maggiore responsabilizzazione degli eletti (e degli elettori) può essere un’utile correzione.

Antonio Lettieri

Sabato, 19. Settembre 2020
 

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