Non sono, purtroppo, molto confortanti (tab. 1) le variazioni tendenziali (rispetto allo stesso periodo dellanno precedente) dei tassi di occupazione e disoccupazione relative al periodo che va dal 31 marzo 2008 al 29 giugno 2008. LIstat ha pubblicato la rilevazione sulle forze di lavoro con notevole ritardo rispetto al calendario previsto, a causa dello stato di agitazione proclamato dai sindacati di settore per sostenere le legittime richieste dei lavoratori che - coerentemente al carattere permanente della funzione di rilevazione - rivendicano (già da alcuni anni) linserimento in pianta stabile nellorganico dellistituto, per porre fine ad un regime di collaborazione occasionale che non ha nulla a che vedere con il tipo di attività svolta.
Tab 1 - Principali indicatori del mercato del lavoro: Maschi e Femmine
Trimestri di riferimento |
Occupati Dip.ti e Ind.ti |
Tasso di Occupaz. |
Tasso di Disoccupaz. |
Tasso di Attività |
In cerca di Occupaz. |
2° Trim. 2007 |
23.298 |
58,9 |
5,7 |
62,5 |
1.412 |
2° Trim. 2008 |
23.581 |
59,2 |
6,7 |
63,5 |
1.704 |
SALDI |
+ 283 |
+ 0,3 |
+ 1,0 |
+ 1,0 |
+ 292 |
(valori in migliaia di unità e percentuali)
A fronte di un lieve incremento delloccupazione (+ 0,3%), si registra un sensibile aumento - pari ad un punto percentuale della disoccupazione. Lo stesso aumento del numero degli occupati è stato determinato, per la quasi totalità (+ 241 mila), dalla popolazione straniera; in particolare, cittadini neocomunitari, oltre che extracomunitari.
In termini congiunturali (variazioni rispetto al trimestre precedente), è importante rilevare una brusca inversione di tendenza delle persone in cerca di occupazione. Difatti, rispetto al più recente passato, cè da prendere atto che un consistente numero di soggetti ha (di nuovo) abbandonato la ricerca di lavoro.
E curioso riscontrare che il numero delle persone che svolgevano una ricerca attiva, tornato a salire nel corso del secondo anno di governo di centro-sinistra (1.762 mila, a marzo 2008, rispetto al 1.489 mila del sostanziale inizio mandato), si è ridotto, in appena un trimestre di governo di centrodestra, di oltre il 3% (- 58 mila), concorrendo ad ingrossare le fila di coloro che, constatata limpossibilità di trovare unoccupazione, rinunciano a continuare a cercarlo.
Questa volta, nessuno crede ai miracoli occupazionali di Berlusconi che aveva promesso nella legislatura 2001-2006 il famoso milione e mezzo di occupati in più. Miracolo che in effetti si era ridotto a un aumento di 900.000 occupati, dei quali oltre 500 mila lavoratori extracomunitari emersi attraverso la regolarizzazione. Col Berlusconi IV sembra essere lo scoraggiamento a prendere il sopravvento.
A questo riguardo, qualche malevolo commentatore potrebbe sostenere che questi soggetti, preso atto del grande bluff sulloccupazione già perpetrato a loro danno dal precedente governo Berlusconi III (tab. 2), siano rimasti particolarmente scoraggiati dallavvento del Berlusconi IV. - che, in effetti, piuttosto che realizzare lobiettivo del famoso milione e mezzo di occupati in più, aveva prodotto, nellarco di cinque anni, poco più di 900 mila occupati in più (di cui, però, oltre 640 mila lavoratori extracomunitari regolarizzati nel corso del solo 2002), ed un aumento del tasso di occupazione molto contenuto, accompagnato tanto dalla modesta diminuzione del tasso di disoccupazione (circa un punto percentuale) quanto dal consistente aumento dei rinunciatari,
Trimestri di riferimento |
Occupati Dip.ti e Ind.ti |
Tasso di Occupaz. |
Tasso di Disoccupaz. |
Tasso di Attività |
In cerca di Occupaz. |
3° Trim. 2001 |
21.798 |
56,4 |
8,7 |
61,9 |
2.090 |
1° Trim. 2006 |
22.747 |
57,9 |