Quello che segue è un articolo di Claudia Paul, ricercatrice di Brema presso l'OIL (Organizzazione internazionale del lavoro), sui minimi salariali e il salario minimo in Germania, scritto appositamente per facilitare la comprensione dellattuale dibattito nella RFT.
La traduzione dalloriginale inglese non è ufficiale, ma si è cercato di rendere l'espressione "minimum wages" articolandola nei due significati diversi che avrebbe in italiano: "minimi salariali", quando è riferita a salari contrattati tra le parti (a prescindere che siano o meno estesi erga omnes successivamente), e "salario minimo" quando è riferita ad una definizione legislativa di minimi categoriali o universali.
E' interessante notare che la discussione sul salario minimo sia vivace in Germania anche per problemi insorti a causa di alcune debolezze che si stanno manifestando nel sistema contrattuale tedesco, ma che, comunque, ci sia la preoccupazione di salvare significato e ruolo alla contrattazione salariale tra le parti.
Giacomina Cassina
Ufficio internazionale Cisl
Per affrontare il problema dei rediti troppo bassi, il dibattito sul salario minimo in Germania è stato estremamente vivace negli ultimi sei mesi. A oggi (marzo 2008), questo dibattito è tuttaltro che scemato. Una recente sentenza ha stabilito lillegalità della definizione di un salario minimo per i lavoratori addetti alla distribuzione della corrispondenza.
Questo articolo si propone di aiutare a comprendere meglio le ultime notizie relative alla definizione dei minimi salariali in Germania: nella prima parte, saranno indicate le procedure per la definizione dei minimi salariali, così come sono attualmente; nella seconda, si descriverà la recente attuazione di misure per il salario minimo degli addetti alla distribuzione della corrispondenza; nella terza, saranno riassunte le attuali tendenze nella definizione dei minimi salariali e, nella parte finale si tenteranno alcune conclusioni.
1. Procedure per la fissazione dei minimi salariali.
Per ampliare la copertura dei contratti collettivi, lo Stato ne estende lambito di applicazione con un provvedimento legislativo (Allgemeinverbindlichkeitserklärung, letteralmente dichiarazione di cogenza generale). Lestensione impone lobbligo di applicazione anche a soggetti che non hanno partecipato alla definizione dei contratti collettivi.
Due sono le procedure legali nellestensione degli ambiti di applicazione dei contratti:
1) Secondo
Poiché gli imprenditori tendono sempre più a rifiutare il loro consenso nel Comitato per
2) Secondo la "Legge sui lavoratori al seguito" (Arbeitnehmerentsendegesetz, AEntG) i contratti collettivi sui minimi salariali possono essere estesi a livello nazionale dal ministro federale del Lavoro alle imprese interessate, a seguito di richiesta e dopo consultazione delle parti sociali.
In origine,
Secondo lIstituto di ricerche economiche e sociali della Fondazione Hans Böckler (Wirtschafts- and Sozialwissenschaftliches Institut, WSI) circa 1,4 milioni di occupati sono coperti da contratti salariali estesi ai sensi della Legge sui lavoratori al seguito. Il salario orario varia tra i 6.36 (pulizie di immobili, Länder dellEst) e i 12.30 (costruzioni, Länder dellOvest).
2. Minimi salariali per i lavoratori addetti alla distribuzione della corrispondenza.
Il 1° gennaio 2008, il monopolio della Deutsche Post sulla distribuzione di corrispondenza fino a un peso di
Fino al 2007, i salari e lorario di lavoro alla Deutsche Post erano regolati dal contratto collettivo concluso tra lAssociazione dei datori di lavoro dei servizi postali (Arbeitgeberverband Postdienste) unassociazione datoriale dominata dalla Deutsche Post e il Sindacato dei servizi uniti (Vereinigte Dienstleistungsgewerkschaft, Ver.di). I concorrenti della Deutsche Post si rifiutarono di concludere un accordo analogo con il sindacato Ver.di.
Per proteggere gli addetti della Deutsche Post dal dumping salariale, i sindacati chiesero lintroduzione di un salario minimo. Non si considerò lopzione di unestensione ai sensi della Legge sulla contrattazione collettiva, data lindisponibilità dimostrata dagli imprenditori a votare lerga omnes nel Comitato per la contrattazione collettiva. Il sindacato, pertanto, chiese che i servizi postali fossero integrati nellambito di copertura della Legge sui Lavoratori al Seguito.
Il Partito socialdemocratico (SPD) si dichiarò favorevole a un emendamento della Legge sui lavoratori al seguito, ma i partiti Cristiano-democratici (CDU e CSU) sono apparsi piuttosto riluttanti: temevano che ciò potesse costituire un freno alloccupazione nonché una restrizione delle opportunità occupazionali per i lavoratori poco qualificati e per i disoccupati.
Nel novembre 2007, infine, la coalizione governativa elaborò un decreto per emendare
Questa restrizione limitava il numero dei lavoratori coperti da contratto collettivo. Di conseguenza, il personale della distribuzione alla Westdeutsche Allgemeine Zeitungsgruppe (WAZ), un gruppo che pubblica un giornale regionale, non avrebbe fatto parte di unimpresa che prevalentemente distribuiva corrispondenza. Probabilmente questa è la ragione per cui la stessa Deutsche Post aveva appaltato allo staff di distribuzione della WAZ il compito di consegnare, a partire dal marzo del 2008, la pubblicità non indirizzata a destinatari specifici.
Il contratto collettivo modificato è stato esteso attraverso la dichiarazione del ministro federale del Lavoro dopo che, per lapprovazione dellemendamento alla Legge sui lavoratori al seguito, sono state espletate tutte le procedure richieste. I servizi di distribuzione della corrispondenza sono definiti come tutte quelle operazioni che hanno a che fare con la raccolta, il trasporto e la consegna di corrispondenza scritta che pesi meno di
Mentre il governo tedesco e il sindacato Ver.di considerano lestensione dei contratti salariali come un primo passo verso un lavoro dignitoso per gli addetti ai servizi postali, i principali concorrenti della Deutsche Post il gruppo PIN,
Il gruppo PIN, una consociata della casa editrice Axel Springer, ha sostenuto che 1.000 dei suoi 9.000 addetti erano in esubero a causa di questa decisione della Deutsche Post e, quando
Il gruppo Hermes Logistik, affiliato alla Otto Group, ha annunciato di aver rinunciato, fino a nuovo avviso, al progetto di mettersi sul mercato dei servizi di consegna.
Il 7 marzo 2008, il gruppo PIN,
3. Alcune tendenze relative alla fissazione dei minimi salariali.
Nonostante la sentenza di cui si è detto, il governo tedesco ha intenzione di introdurre ancora degli emendamenti alla Legge sui lavoratori al seguito. I sindacati e gli imprenditori possono chiedere, entro la fine di marzo, che siano inseriti altri tipi di imprese e altri settori nella Legge in questione.
In febbraio,
LAssociazione Federale dei Servizi di Sicurezza (Bundesverband der Watch- und Sicherheitsunternehmen, BDWS) ha manifestato lintenzione di chiedere a sua volta linclusione nella Legge sui lavoratori al seguito. Tuttavia, un accordo negoziato con Ver.di non è andato in porto, nel febbraio 2008, perché il sindacato ha rifiutato di accettare una proposta inferiore a 7.50 orari, mentre gli imprenditori offrivano solo 5.75 .
Inoltre, il ministro del Lavoro, Olaf Scholz, ha detto di essere favorevole allintroduzione di un salario minimo definito per legge e universale. Il suo ministero sta lavorando ad un decreto che modifichi
Conclusioni.
Il recente caso della definizione del salario minimo per i lavoratori dei servizi postali è un test cruciale per ogni altro tentativo di definizione di salari minimi in Germania. La citata sentenza, anche se non avrà effetti legali, rende però politicamente molto difficile introdurre nuovi emendamenti alla Legge sui lavoratori al seguito. Pertanto, linclusione di altre imprese o settori nella Legge in questione e, attraverso questa inclusione, lestensione dei contratti salariali, sarebbe rinviata nel tempo e, dipendendo dalla decisione finale della giustizia, potrebbe anche diventare impossibile. Per ora, il governo tedesco sembra intenzionato a proseguire nei suoi piani. Ma il tempo che rimane è anche usato da chi si oppone al provvedimento per far campagna contro questo orientamento governativo.