Potremmo dire come fa Milena Gabanelli a conclusione del suo esemplare programma: Ecco la buona notizia.
La spasmodica attenzione dedicata dai media ai travagli della Finanziaria
La nuova norma, costituita da un solo articolo e da sette commi, prevede, infatti, che le dimissioni del lavoratore vanno presentate utilizzando unicamente appositi moduli resi disponibili gratuitamente da una serie di soggetti istituzionali e non. Entro il 22 febbraio 2008, un decreto del ministro del Lavoro definirà le caratteristiche ed i contenuti dei suddetti moduli; essi saranno reperibili presso le Direzioni provinciali del lavoro, i Centri per limpiego e gli uffici comunali, oltre che attraverso il sito internet del ministero. Inoltre, il comma 6 prevede che, entro sei mesi dallentrata in vigore della legge, apposite convenzioni disciplineranno le modalità attraverso le quali i moduli potranno essere acquisiti anche attraverso le organizzazioni sindacali dei lavoratori ed i patronati.
Un primo aspetto positivo è rappresentato dal fatto che la legge non fa alcuna eccezione; questo significa, evidentemente, che essa si applica tanto nei settori privati quanto in quelli pubblici. Un altro elemento, ancora più positivo, è costituito dalla estensione della norma a tutti i tipi di contratto di lavoro. Infatti, il comma 2 fa espresso riferimento ai rapporti di lavoro subordinato - indipendentemente dalla natura e dalla durata (compresi, ad esempio, apprendistato e contratti dinserimento) - alle collaborazioni coordinate e continuative, a quelle occasionali, al lavoro a progetto, ai contratti di associazione in partecipazione che prevedono lapporto di prestazioni lavorative i cui redditi sono qualificati come derivanti da lavoro autonomo ed ai soci lavoratori delle cooperative. Restano, evidentemente, esclusi quei rapporti - quali i tirocini e gli stage - che non costituiscono veri e propri rapporti di lavoro.
Lassoluta novità - che, ad onor del vero, fa tornare in mente il famoso uovo di Colombo - è costituita dal fatto che i modelli da utilizzare per presentare le future dimissioni avranno la data di scadenza! Difatti, la rivoluzionaria norma in commento prevede che i modelli non avranno più alcun valore giuridico trascorsi quindici giorni dalla data di emissione: è questo, evidentemente, il deterrente ritenuto - a giusta ragione - efficace per smascherare le dimissioni imposte (spesso sottoscritte in contemporanea allassunzione), piuttosto che volontarie. Il comma 3 della legge prevede, infatti, che i modelli da adottare dovranno riportare un codice alfanumerico progressivo, la data di emissione e spazi da compilare - con una serie di dati utili ad identificare le due parti e fornire una serie di altre informazioni - a cura del lavoratore. Cosa dire di più? Finalmente, dopo tanto penare, una norma messaggera (forse) di buone novelle!