Umberto Romagnoli

Lavoro
Lo Statuto dei lavoratori è nato come espressione di quanto dice l'articolo 3 della Costituzione, quello che dispone che si persegua l'eguaglianza sostanziale per tutti, e ha reso i lavoratori prima di tutto cittadini titolari di diritti. Oggi si vuole rottamarlo come superato, ma i valori che afferma sono universali e senza tempo
Umberto Romagnoli
Giovedì, 14. Maggio 2015
Lavoro
Il gioco di specchi e di inganni del Jobs Act, oltre a decretare la più o meno lunga agonia dell’art. 18 e a spingere sulla flessibilità rinviando la sicurezza a tempi indefiniti, riporta il rapporto tra datori e subordinati a prima dello Statuto, che aveva fatto del lavoratore un cittadino, e rende la libertà di licenziamento un valore sociale da tutelare
Umberto Romagnoli
Venerdì, 20. Marzo 2015
Lavoro
Lo Statuto compie 45 anni. Segnò una svolta sancendo che anche sul luogo di lavoro dovevano valere i diritti della persona previsti dalla Costituzione: è quello da cui ora si sta tornando indietro. Si dovrebbe invece sviluppare la parte della democrazia sindacale in un paese in cui non si sa chi rappresenta chi e con quali responsabilità verso i rappresentati, chi è legittimato a sottoscrivere contratti collettivi e con quale efficacia
Umberto Romagnoli
Domenica, 22. Febbraio 2015
Lavoro
Nei decreti attuativi una “manina” ha inserito norme che esulano dalla delega votata dal Parlamento e persino dalla Costituzione. L’emendamento sul reintegro per licenziamenti disciplinari ingiustificati viene di fatto eluso e al giudice è vietato valutare se la decisione sia proporzionata. Ma c’è anche molto altro
Umberto Romagnoli
Mercoledì, 4. Febbraio 2015
Lavoro
Per effetto dei decreti legislativi di attuazione del Jobs Act è lo Stato che paga i danni derivanti da licenziamenti ingiustificati, visto che si accolla le spese per ricollocare chi ha perso il lavoro. Il che avverrà con un voucher che ancora non si sa se spetterà a tutti e di quali importi sarà nei vari casi: ma si può scommettere che saranno esigui
Umberto Romagnoli
Domenica, 18. Gennaio 2015
Lavoro
Con la riforma del 2012 che tanto piace in Italia il legislatore ha tracciato un modello regolativo che non pone limiti al dominio delle ragioni economiche, tecniche, organizzative e produttive che possono essere invocate dai datori per introdurre modifiche sostanziali delle condizioni di lavoro
Umberto Romagnoli
Domenica, 5. Ottobre 2014
Lavoro
L’ultimo assalto all’art. 18 insiste sull’unicità italiana della reintegra, cosa non vera. Per giunta poco praticata, perché quasi sempre sostituita da un accordo di indennizzo, quello sì quasi sempre più alto che altrove. Di questa questione non si parla, ma è probabilmente quello il vero obiettivo
Umberto Romagnoli
Giovedì, 11. Settembre 2014
Sindacato
A riaffermare che anche in tempi di crisi i diritti vanno difesi è rimasta solo la Fiom, mentre i tre confederali sembrano rassegnati a una generica subalternità e hanno elaborato nell’ultimo triennio un modello della democrazia autoritaria che lo spirito dei tempi predilige, ma poco rispettoso della libertà sindacale
Umberto Romagnoli
Mercoledì, 30. Aprile 2014
Sindacato
A Bologna 2000 autoconvocati (ma della sola Cgil) per discutere l’ultimo accordo interconfederale, che ha riscritto in chiave restrittiva la sentenza della Corte costituzionale. Un testo dominato dalla logica di apparati guidati dall’istinto dell’auto-conservazione
Umberto Romagnoli
Martedì, 18. Febbraio 2014
Sindacato
Gli accordi 2011, 2013 e 2014 instaurano un dominio della maggioranza che si propone non solo di azzerare la conflittualità, ma anche di condizionare la dialettica interna con l’obiettivo di omologare l’intero mondo confederale. A questo è finalizzata l’imposizione alle Federazioni di categoria di sottoporsi al vaglio di un collegio arbitrale che punirà i comportamenti giudicati non conformi
Umberto Romagnoli
Domenica, 9. Febbraio 2014

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