Pare ormai innegabile cosa vuole il Prof. Monti e co.: lo scalpo del movimento operaio italiano (vedi pensioni e art. 18) da portare come trofeo ai delinquenti della troika. Così ci sarà un azzeramento della situazione italiana (nei decenni passati, una felice combinazione di diritti e potere in fabbrica e fuori).
Non gliene frega niente né di competizione, né di produttività, né di qualità, ecc. Perché il personale dellattuale governo non sa assolutamente nulla di un luogo di lavoro, non lha mai visto, né tantomeno vissuto, ne fa solamente un argomento di carattere ideologico e di nuovo comando nei luoghi di lavoro. Cosa mai potrà dare un individuo oltre i 60 anni? E dopo oltre 50 ore la settimana (dove evidentemente si lavora)? Quale produttività? Con i licenziamenti facili e il ricambio continuo di sangue giovane forse potrà cavarci qualche cosa: a fare delle carabattole.
Quale competizione e produttività vanno cercando questi signori (a partire da Marchionne) quando usano gli umani al lavoro come se fossero dei cavalli, ergo sfruttare solo i muscoli e non il cervello che come ben diceva Norbert Wiener nel 1949 (!) nelle moderne manifatture è utilizzato per un milionesimo delle sue capacità cerebrali, vedi per es. i lavoratori impegnati alle catene di montaggio a Pomigliano = un minuto di cadenza! e avanti popolo..
E invece di allargare la vita lavorativa avanti tutta per allungarla e un mare di CIG e di disoccupati a stare a casa a non fare niente. Quando ci sarebbe un mare di cose da fare per riprodurre la natura e con una buona riduzione dellorario di lavoro perseguire una equa distribuzione del lavoro ora esistente (alla maniera dei tedeschi, per favore!).
Diverso è invece lapproccio del padronato: fatto salvo quei padroni (pochi purtroppo) che di certo non ricorreranno ai licenziamenti facili perché i lavoratori che impiegano se li vogliono tenere in quanto gente brava ed esperta nel lavoro (che gli è magari costata nella formazione ricevuta), il rimanente (una buona maggioranza) che fa solo delle carabattole lo userà in due modi:
- per produrre lennesima pulizia etnica, ergo tutti coloro che per passate vicende lavorative oggi si ritrovano con qualche acciacco alla salute (inidonei e invalidi, oltre che anziani) e rischiano di essere in grande numero, sostituendoli con giovani precari molto disponibili perché più ricattabili, ovvero, perché così recita la legge in occasione di esuberi del personale: via i giovani, a proposito di trovare un posto per questi!.
- tutti coloro che hanno la schiena dritta (a prescindere dalla loro collocazione politica e/o sindacale), coloro i quali per esempio non accettano supinamente lo straordinario, ecc.: saranno pochi, però si userà un chiaro obiettivo terrorista: colpirne uno per educarne 100.
Dice il saggio:
· La Costituzione italiana è fondata sul lavoro, inteso come principio fondamentale (da art. 1 ad art. 12).
· La Costituzione europea è fondata sulla tutela delle regole del mercato.
· Le due Costituzioni sono in rotta di collisione.
È in corso la costituzionalizzazione del principio della prevalenza assoluta sulla legislazione nazionale dellordinamento giuridico europeo attuale e futuro. Questa decisione, senza verifica referendaria popolare, annuncia la fine della Costituzione italiana fondata sul lavoro.
Le decisioni del governo Monti in materia di Stato sociale, sono coerenti con la lettera Trichet-Draghi, ma non sono in armonia con la nostra Carta costituzionale. Tutto ciò va bene per il centrodestra, motore degli spiriti animali. Ma come la mettiamo con la sinistra che nacque in Europa e in Italia per tutelare gli spiriti umani?
La legittimazione democratica di un governo di tecnici può essere sanata da un voto del Parlamento. Ma la legittimazione democratica di un mutamento costituzionale richiede un voto popolare.
Se i provvedimenti del governo Monti (con il placet di Napolitano), con linizio della primavera del 2012, dovessero aprire la strada a un sussulto di vitalità della sinistra europea e italiana di tradizione socialista, cristiana e libertaria, sarà vera primavera. Altrimenti linverno sociale arriverà prima del cambio di stagione.
Quali priorità
- Far venire giù dal pero il diverso meccanismo di sviluppo e a fronte del fatto che ci vogliono allungare la vita lavorativa opporre lallargamento della vita lavorativa. Come? 20 ore/settimana di lavoro produttivo (ne aveva già parlato Keynes negli anni 30 e lui era un liberal, non era certo un bolscevico) + 8 di lavoro riproduttivo, es. per riprodurre la natura (basta vedere ogni volta che piove in questo nostro paese che tutto va giù a rotoli. Questa dovrebbe essere la grande opera: quella di mettere al sicuro questo nostro territorio, fragile, devastato dalla cementificazione ed esposto al cambiamento climatico, altro che TAV, Ponte sullo stretto o quantaltro!); + 8 di formazione permanente (a imparare il clavicembalo come giustamente disse Trentin alla Federmeccanica nel 1973 in occasione della richiesta delle 150 ore). Cioè, in pratica, appunto, allargare la vita non solo allungarla come stanno facendo! Non fosse altro per distribuire il lavoro esistente e permettere ai giovani di lavorare di fare un po di figli per garantirsi il mantenimento di un welfare decente se no siamo fritti con tutti questi anziani! E se non ora quando? Perché per es. i sindacati (a partire dalla CGIL), in questo particolare frangente non chiedono un servizio civile obbligatorio (di un anno, un anno e mezzo) per tutti i giovani/e dai 18 ai 26 anni? Vitto e alloggio pagato dallo Stato. Per i primi mesi: formazione su diverse professioni (paga = il tabacco), i mesi di impegno lavorativo = paga sindacale (meno vitto e alloggio). I soldi ci sono: la CIG, la disoccupazione, la prevenzione rispetto ai quattrini spesi in occasione di calamità e un eccetera sconfinato. Oltre a questi risultati ne viene anche quello di preparare professionalmente decine di migliaia di giovani.. se pare poco.. e nessuno a casa magari pagato a non fare niente.
- Un diverso modello di mobilità individuale = un grande car sharing di massa, garantito dal pubblico, così lo immagino io: un consorzio fatto dai sindaci delle città con più di 100mila abitanti, che garantisca la costruzione di vetture poco più che spartane, con motori a bassa cilindrata (300 o 500 c.c.), che costino poco, ecologiche, fatte di plastica, adatte allo smontaggio, ecc.
- Farsi cacciare fuori dalla NATO, perché? Perché è molto comodo stare dentro una alleanza militare e.. non pagare mai il dazio: vai avanti tu (USA) che a me viene da ridere
- Fare (finalmente) una legge sulla rappresentanza nei luoghi di lavoro e mettere mano al diritto dei lavoratori di determinare con il loro voto i contratti e gli accordi che li interessano.
E a proposito di sogni che si sono avverati potrei continuare a lungo
Gianni Marchetto