Referendum, le prime adesioni all'appello

Parlamentari, economisti e sindacalisti si uniscono all'invito a non andare a votare
L'appello relativo al referendum sull'articolo 18 firmato, tra gli altri, da Pierre Carniti, Giorgio Benvenuto, Bruno Trentin, Gino Giugni e Paolo Sylos Labini, è totalmente condivisibile nel merito e indica una scelta, per quanto riguarda il voto, interessante e utile.
 
Cesare Damiano, responsabile lavoro della segreteria nazionale dei ds e Pietro Gasperoni, deputato ds della commissione Lavoro.
 
Ruggero Paladini, Università di Roma La Sapienza
 
Gian Guido Balandi, Università di Ferrara
 
Mario Ricciardi, Università di Bologna
 
Paolo Piacentini, Università di Roma La Sapienza
 
Luigi Viviani, senatore dell'Ulivo
 
Giorgio Tonini, senatore dell'Ulivo
 
Beppe Lazzaro, segretario generale Fim-Cisl Taranto
 
Alberto Agudio, Fim-Cisl Como
 
Gianni Castellan, segretario generale Fim-Cisl Vicenza
 
Renato D'agostini, giornalista, responsabile del sito www.rassegna.it
 
Estendere il reintegro ai lavoratori delle aziende sotto i quindici dipendenti danneggia sia i proprietari che i lavoratori della piccole imprese. Introduce rigidita' che una piccola impresa e' meno equipaggiata a gestire di una impresa grande e quindi ne peggiora la competitivita, radicalizza i rapporti sociali e non aumenta in maniera significativa la tutela di lavoratori che, per forza di cose, basano il loro rapporto di lavoro anche su un rapporto personale con il datore di lavoro (e anche questo e' un aspetto diverso rispetto alla grande impresa). Questo referendum è SBAGLIATO, danneggia due categorie di operatori economici, i datori di lavoro delle piccole imprese e i loro dipendenti, che appartengono entrambi all' area di riferimento del centro-sinistra. Bisogna fare passare una proposta sbagliata solo per fare un dispiacere a Berlusconi (e un favore a Bertinotti: difficile capire cosa sia peggio)? Bertinotti si e' assunto la responsabilita' di danneggiare economicamente categorie sociali che fanno riferimento al centro-sinistra per mero tatticismo. Ne rispondera' agli elettori. Per quanto mi riguarda, non mi faccio ricattare ne' da lui ne' da Berlusconi.
Pietro Salvato, resp. org. Ass. libertàEGUALE di Castellammare di Stabia
 
Vincenzo Esposito, direttore Novus Campus - Percorsi di ricerca dell'Ires Campania
 
Aderisco all'appello con convinzione, ma anche con una ragione in più rispetto al merito e al metodo: non so se è la prima volta dai tempi del referendum sulla scala mobile, ma certo che Carniti e Trentin, per dire, condividano assieme questa impostazione dice che le lezioni del passato non sono mai a senso unico.
Pasquale Cascella, giornalista
 
Carlo Colli, operatore Cisl Marche
 
Luca Mori, Fim-Cisl Verona
 
Come vecchio sindacalista l'idea di non votare una norma che anche "politicamente" estende un diritto ed esprime una posizione di contrasto al dilagare della indeterminatezza occupazionale anche per chi è oggi al lavoro, è difficile da mediare con le pur convincenti analisi astensionistiche. Ciò nonostante, convengo sulla opportunità dell'astensione in quanto convinto che qualunque situazione differente dall'attuale permetterebbe un maggiore spazio a chi vuole intervenire in termini di minor tutele e perchè ritengo che la soluzione al deficit di tutele debba essere innanzitutto materia di accordo fra le parti interessate.
Per queste ragioni aderisco al Vostro documento
Giovanni Libero
 
Mi riconosco pienamente nel testo proposto e, per questa ragione, sottoscrivo e non andrò a votare il 15/06 come consapevole scelta politica.
Davide Baruffi, Sindaco di Soliera - MO
 
Sono d'accordo. Come ho scritto anche nel forum del sito dei Democratici di Sinistra, condivido il pensiero del Segretario dei Ds Piero Fassino che ritiene questo referendum "inutile, dannoso, sbagliato". Non bisogna appoggiarlo, perchè può provocare solo danni. Secondo me, l'unica alternativa valida a questo referendum sono le proposte presentate dai Democratici di Sinistra, le uniche che favoriscono il mondo del lavoro.
Paola Mazzarini
Achille Bertolli, RSU Agusta Somma Lombardo
 
Aderisco in pieno al vostro appello, condividendo in pieno il merito ed il significato politico e sindacale. Agiungo: temo che l’eventuale vittoria dei sì possa affossare totalmente l’intiera legge 300/70 ed allontanare l’introduzione di garanzie per i contratti atipici. Chiedo più determinazione nella campagna per impedire il raggiungimento del quorum. Inviate il vostro appello nel forum dei ds. Avrà un grande peso, anzi lo mando io.
Sandro Rossi, membro dell’unione comunale dei Ds Monterotondo di Roma, iscritto allo Spi Cgil, ex rapresentante Filcams nel gruppo IBM
 
Francesco Miraglia, direzione provinciale Ds Caserta
 
Mercoledì, 7. Maggio 2003
 

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