Mentre si avvicina il giorno della verità, proviamo a ricostruire il complesso modello elettorale americano e i molti insondabili rischi che vi sono connessi e le sgradevoli sorprese che in passato ne sono derivate. Nel 2000 Ralph Nader, candidato indipendente, con i 2.882.000 voti sottratti ad Al Gore rese cruciali i voti elettorali della Florida, permettendo limbroglio legale che consentì alla maggioranza di repubblicani che formavano
Se ne sono viste le conseguenze negli otto anni di bushismo che hanno afflitto lAmerica e il mondo. Non funziona sempre, certo, a favore dei repubblicani. E, in effetti, i repubblicani a dimostrazione dellassunto per cui questo paese è per natura, cultura, storia, un paese naturaliter di centro-destra hanno vinto sette delle ultime dieci elezioni presidenziali.
Delle altre tre (Carter e, due volte, Clinton) solo la prima, in reazione alle malefatte di Nixon, vide i democratici vincitori nel voto popolare. In realtà, anche se non lo ricorda nessuno, Bill Clinton è andato due volte alla Casa Bianca solo grazie a Ross Perot, il candidato miliardario del terzo partito che, come Nader da sinistra nel 2000, tirò via da destra un 12% (nel 92) ed un 26% (nel 96) di voti che sarebbero andati altrimenti al partito repubblicano.
Dobbiamo poi aver presente che negli USA non si vota come nel resto del mondo sommando a scala nazionale i voti delluno e quelli dellaltro e vince chi ne ha di più. Ogni Stato anche nelle elezioni federali quelle del presidente - vota con sistemi e procedure sue, senza una legislazione nazionale che regoli lelezione. 51 Stati, insomma, 51 sistemi: voti da tracciare a matita su scheda, voti elettronici, voti con macchine a schede perforate come quelle ormai obsolete dappertutto ma qui ancora usate in diversi Stati: voti che una volta espressi si possono verificare perché lasciano una traccia e voti che non si possono verificare perché ingoiati per sempre dal computer. E chi in uno Stato vince per un voto di maggioranza contato così, poi vince tutto il cucuzzaro dei voti elettorali di quello Stato. Che sono, in teoria, proporzionali al numero dei cittadini di quello Stato. Ma solo in teoria perché ogni governo e ogni maggioranza di legislatura statale ridisegnano le circoscrizioni elettorali come pare loro, definendone i confini in modo da favorire la propria parte.
E i repubblicani, dal dopo Kennedy in poi almeno, di questa specifica tecnica sono i maestri. Si chiama gerrymandering, intraducibile se non con un ragionamento che si rifà alla sua origine doppia: viene, infatti, da Elbridge Gerry che, da governatore dello Stato del Massachusetts, quasi due secoli fa, ridisegnò per la prima volta secondo convenienza politica i confini delle circoscrizioni elettorali per far emergere il risultato, per quanto possibile, da lui desiderato; e da salamander salamandra, camaleonte, la lucertola che cambia pelle per meglio adattarsi. In questo quadro, quelli che decidono sono i voti degli indecisi nel Minnesota e nellOhio, quello che conta è concentrare soldi e tempo e spot elettorali (a favore delle proprie idee e, soprattutto, contro quelle dellavversario) non tanto in California (55 voti elettorali) o a New York (31), quando ne servono 270 per vincere, ma in posti come il Colorado, il Michigan e
Elezioni 2008 |
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Gli Stati in bilico |
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La crisi economica è da tempo, ed ormai in modo acuto, diventata una delle preoccupazioni maggiori, quella forse decisiva, più forte oggi dellapprensione per lIraq.
J. McC. = Taglierebbe le tasse sulle famiglie del ceto medio-alto; manterrebbe tutti i tagli alle tasse fatti da Bush ma riducendo la spesa pubblica; intende riformare sicurezza sociale e sanità; sul mercato e Wall Street, tutti i guai vengono dallavidità di pochi che mette a repentaglio gli interessi di tutti: è necessario il pentimento e, poi, una riduzione virtuosa dellingordigia eccessiva. E nei guai, però. Ancora il giorno dopo la nazionalizzazione di Lehman Brothers e la svendita forzata di Merrill Lynch, se ne andava in giro per comizi e talk-shows raccontando il mantra che i fondamentali delleconomia americana sono sempre solidi <>< /> |