
Riprendiamo un'analisi e la traduzione di uno scritto fatta da Alberto Masoero, docente di Storia della Russia e dell'Eurasia all'Università di Torino, che ci sembra utile per capire in quale contesto prendano le mosse le trattative sulla guerra in Ucraina.
Masoero dapprima spiega chi sia Dmitrij Trenin, autore di uno scritto su come dovrebbe concludersi l'invasione dell'Ucraina, ne ricorda la carriera e delinea il quadro entro cui interpretare la lettura. Trenin è un importante intellettuale, in passato sostenitore di più stretti rapporti con il mondo occidentale. Oggi non è tra i personaggi decisivi per lo sviluppo delle trattative, ma testimonia di un'evoluzione (o meglio involuzione) del clima culturale tra le classi dirigenti del paese.
Poi riporta la traduzione dell'intervento, che prefigura una futura Ucraina divisa in tre. Una parte dovrebbe essere inglobata nella Russia, un'altra divenire uno Stato satellite, com'è attualmente la Bielorussia. Infine, in una parte relativamente piccola, la più occidentale, dovrebbero essere confinati coloro che siano considerati "ostili".
"La nuova Ucraina sarebbe dunque uno Stato satellite che la Russia putiniana dovrà costruire e plasmare nel tempo, con pazienza e ferma determinazione. (…) Merita attenzione l’affermazione secondo cui «la Russia ha una solida esperienza storica nella trasformazione di nemici in amici o cittadini affidabili»."
Qui l'analisi e la traduzione di Trenin