I signori dei Fondi americani, forse spinti dallarrivo, sia pur tardo, della primavera, hanno concepito un grande amore per lItalia, secondo loro un povero paese che non vede le grandi occasioni, e deve attendere i finanzieri americani per rendersi conto di opportunità che da solo neanche sospetterebbe. I nuovi innamorati dellItalia hanno concepito una brillante soluzione a tutti i nostri problemi. LItalia è in difficoltà perché le banche e gli investitori americani hanno scatenato un attacco contro leuro? Semplicissimo, basta fare un po di soldi aggiuntivi, qualche decina di miliardi di dollari, e tutto torna a posto. I Fondi americani sono contenti, il paese non è più attaccabile dalla speculazione (anche se quei soldi in più sono un po pochini rispetto ai numeri che girano da qualche tempo a questa parte) e tutto va nel miglior modo possibile. Naturalmente quei signori ci guadagneranno qualcosa, ma, si sa , i buoni consigli si pagano, nessuno lavora gratis, neanche gli innamorati!
Ma è possibile che sia così facile? chiede lingenuo italiano. Viene tutto così... gratis?
Beh, rispondono glinnamorati, non cè da spender niente , cè soltanto da rompere la maggior impresa italiana, così da far guadagnare qualcosa agli azionisti. E gli altri? E dove va il denaro che si fa in più? chiede litaliano, ignaro ma non troppo. Andrebbe, oltre che ai signori azionisti, nel calderone del bilancio dello Stato, un posto dove tutti i gatti sono bigi, si risponde da sé, che è sempre in deficit cronico.... e lazienda ne soffrirà! Possibile che ci si guadagni a dividersi a metà?
A questo punto il consigliere innamorato inorridisce. Ma come? Volete tenere una grande impresa monopolistica? Che opprime gli italiani? Guardate le grandi imprese americane... e a questo punto gli innamorati si tacciono, perché le grandi imprese americane, e non solo americane, non fanno che fondersi luna con laltra, e raddoppiare di dimensioni ogni volta che possono.
Questo piccolo apologo credo che dovrebbe aprire gli occhi agli italiani, ed aiutarli a rendersi conto che certi consiglieri andrebbero zittiti, se non altro perché la loro proposta è così ovviamente e straordinariamente negativa per il nostro paese che non vale la pena di parlarne ancora. Ma poiché quei signori hanno accesso facile ai grandi giornali, che riferiscono con grande attenzione le loro sciagurate proposte, è il caso di rinfrescarci la memoria, se abbiamo a cuore le sorti del nostro paese, che sono poi quelle di ognuno di noi. Ridurre a due metà una grande impresa vuol dire dare un bel contributo alla disoccupazione, ridurre la ricerca tecnologica, far calare gli investimenti, mettere a rischio lEni, che è nata con due linee di business, il gas ed il petrolio, e si è sviluppata rapidamente proprio per quello; e adesso dovrebbe essere amputata per far piacere a dei signori colti da improvviso, e interessato, amore per il nostro paese. Di cui mi sembra che essi abbiano un concetto inferiore alla realtà.