Devoluti e mazziati

Quasi si fatica a credere che una riforma del funzionamento dello Stato, con la modifica di ben 52 articoli della Costituzione, abbia potuto essere approvata in questo modo. A passo di carica, con almeno la metà del paese (ma probabilmente di più) ferocemente contrario e con la stragrande maggioranza dei costituzionalisti di tutti i colori il cui più benevolo commento è che si tratta di "un pasticcio". Una riforma, per di più, che oltre a sconvolgere il governo del paese, oltre a mettere a rischio l'uguaglianza dei diritti di cittadinanza, darà certamente il colpo di grazia ai conti pubblici già pesantemente dissestati.

Ha un bel dire il professor Giuseppe Vitaletti - coautore e consigliere di Giulio Tremonti - che la riforma è "a costo zero". Nel mondo della teoria, forse. Nel mondo reale quando c'è un trasferimento di compiti si crea una nuova struttura, ma ci si guarda bene dallo smantellare quella vecchia: non ha più nulla da fare? Ma qualche cosa da fare si trova sempre…

Inoltre, da che mondo è mondo il potere è potere di spendere. E i nuovi poteri ci porteranno tante belle e grasse spese. Andranno a vantaggio dei cittadini? Beh, di alcuni sicuramente… Il Titanic affonda, ma l'orchestrina continua a suonare: non per coraggio, per incoscienza.

Su E&L troverete questa volta una intervista a Marcelle Padovani, intellettuale e giornalista francese, che ripercorre i prodromi di una rivolta annunciata e dà una chiave di lettura del comportamento del governo di Parigi. Un esame punto per punto del programma del nuovo governo tedesco, che appare già da ora una coalizione tanto "grande"  quanto paralizzata e che lascia in sospeso vari problemi politici di non poca rilevanza. E una spiegazione del perché 30.000 cittadini della Val di Susa (su 60.000 abitanti) stanno conducendo una durissima lotta contro la linea ferroviaria ad alta velocità che dovrebbe attraversare la valle. Buona lettura.