Cofferati e la bicicletta contromano

La linea legalitaria del sindaco di Bologna fa discutere il popolo della sinistra.

Andare in bicicletta contromano è di sinistra? La linea legalitaria di Sergio Cofferati a Bologna sta facendo discutere, e stavolta non solo i politici di professione, ma tutto il popolo della sinistra.

La domanda un po' surreale sulla bicicletta, che ricorda una famosa e ironica canzone di Giorgio Gaber (Destra e sinistra: "Il bagno è di destra, la doccia di sinistra"…), se la pone il bolognese Giorgio Festi rispondendo al sondaggio lanciato dal giornale on line Bologna viva. Finora, delle 1.714 risposte arrivate, l'82% sono per Cofferati, il 17% contro e solo l'1% è incerto. Ovviamente non si può prenderlo come campione rappresentativo in senso scientifico, però il fatto che sia quasi un plebiscito qualcosa significa pure.

Non sempre, però, ciò che raccoglie il maggior consenso è anche giusto. Che cosa si può dire in questo caso?

"Legge e ordine" è uno slogan da sempre della destra, mentre in passato, ma in fondo ancora adesso, la sinistra - specie quella molto a sinistra - ha avuto atteggiamenti non univoci rispetto a chi infrange le leggi. Anche di recente, di fronte a un "esproprio proletario" (espressione che va senza dubbio tradotta "furto in grandi magazzini e negozi"), c'è stato qualche esponente politico (pochissimi, per fortuna) che ha avuto il fegato di approvare questo atto.

E' anche vero, però, che non ha molto senso parlare di "legge e ordine" in astratto. Che leggi e norme di convivenza civile debbano essere rispettate da tutti, e che quando questo non avviene bisogna intervenire, è cosa che non dovrebbe nemmeno essere materia di discussione. E' il come si interviene, però, che fa la differenza. L'atteggiamento della destra è di solito quello di fermarsi al fatto in sé: fai qualcosa di illegale? Lo reprimo e ti punisco (anche se questa regola, stranamente, spesso non funziona con certi tipi di reati da "ricchi e potenti"). E' ciò che si fa in America, dove i carcerati sono quattro volte quelli dell'Unione europea, seguendo il principio "tolleranza zero"  propungnato dall'ex sindaco di New York, il repubblicano Rudolph Giuliani.

Un atteggiamento di sinistra dovrebbe invece considerare il contesto in cui la violazione avviene. Reprimerla, sì, ma senza dimenticare i principi di solidarietà sociale. Se per esempio c'è un'occupazione abusiva di appartamenti, non c'è dubbio che sgomberarli sia un dovere dell'autorità costituita. Ma altrettanto doveroso è preoccuparsi di trovare una soluzione per coloro che si trovino in condizioni di reale bisogno.

E per la bicicletta contromano, che regola vale? E per i ragazzi che fanno chiasso in centro di notte? Quando la violazione non è un grave reato e se non c'è dietro un serio bisogno sociale, bisogna far rispettare severamente le regole o lasciar correre? Anche in questi casi, bisogna dire che le regole si rispettano. Ma una buona applicazione pratica del principio è questione di misura, e di intelligenza. Il confine fra legalitarismo e autoritarismo può diventare a volte sottile. Discuterne di certo non è inutile. Invitiamo i lettori a scrivere il loro parere in proposito.

Sabato, 29. Ottobre 2005
 

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