Appello, il quarto elenco di adesioni

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Enzo Mattina
Beppe Manconi

Marisa Abbondanzieri, deputata

Andrea Bomprezzi, segretario DS Unità di Base di Arcevia

Franco De Benedetti, senatore dell'Ulivo

Elio Veltri, deputato

Aderisco all'Appello al non voto formulato dai dirigenti CGIL, CISL e UIL della mia generazione. Mi riconosco nell'argomento di fondo per il quale è sbagliato rispondere ad una domanda sbagliata. Incoraggerò allo stesso orientamento tutti coloro che, nel sindacato e fuori, per quanto a mia conoscenza, temono che una vittoria del sì alimenti ancora di più la recessione in corso, con il rischio di un ritorno a un pauperismo di massa che ritenevamo sconfitto per sempre.
Pietro Merli Brandini

Concordo pienamente con gli illustri proponenti sulla necessità di far fallire il referendum attraverso la non adesione al voto. Inoltre, vorrei spendere due parole per chiarire a coloro che legittimamente criticano la proposta di astensione, per dire questo: scegliere di astenersi dal voto, nel caso in cui, non solo si è critici sul quesito, ma, si rifiuta lo strumento referendario perchè, come nel caso della Cisl alla quale appartengo, si sostiene da sempre che l'intervento legislativo in materia di lavoro deve intervenire eventualmente per recepire i risultati del confronto tra le parti e non a priori e magari scavalcando, come in questo caso il punto di vista delle stesse parti titolate, esprime un dato di coerenza e può quindi essere pienamente considerato come un voto rivolto contro il quesito posto ma anche contro un uso improprio di uno strumento che qualora male utilizzato, come hanno autorevolmente argomentato i proponenti ed altri, non solo non aggiunge tutele a chi ne è sprovvisto, ma rischia seriamente di danneggiare coloro che sino ad oggi sono tutelati.
Matteo Carena, Segretario UST Cisl Cuneo

Sottoscrivo l'appello sottolineando il valore politico di questa scelta, che non è di rinuncia, ma di rifiuto consapevole e attivo rispetto a un'iniziativa referendaria che giudico profondamente sbagliata. Nel merito, perché non è una risposta praticabile per la giusta e doverosa tutela dei diritti dei lavoratori delle piccolissime imprese. Nel metodo, perchè svia l'attenzione rispetto al problema reale delle garanzie dei diritti per l'intero mondo del lavoro dipendente, nella sua odierna disarticolazione, e rispetto agli strumenti e alle forme appropriate per perseguire questo ineludibile obiettivo. Il rifiuto di questo referendum sbagliato, che aggrava le divisioni nel mondo sindacale e tra le forze di centro sinistra, consiste precisamente nel rigetto della stolta alternativa tra "SI" e "NO". Questo rigetto non ha altro modo di esprimersi che nella NON PARTECIPAZIONE al voto.
Luciano Guerzoni, (già Sottosegretario all'università nei governi di centro-sinistra)

Aderisco in modo convinto all'appello per non votare al prossimo referendum sull'art.18: il referendum è sbagliato e pericoloso, accentua la divisione sindacale in atto.
Aldo Ferraro, consigliere ptovinciale, coordinatore prov.le C.S. di Ferrara

Per chi ha sempre sostenuto la contrattazione quale via maestra per la conquista di diritti dei lavoratori, il referendum sull'art.18 suona come una ritirata che precede la confitta. Dico sì all'appello di Carniti e altri.
Guido De Guidi

Enzo Roscani

Janine Porcher

Franco Chiusoli, senatore Ds

Enrico Morando, senatore Ds

Franca Donaggio

Marcello Guardianelli, Responsabile Politiche Industriali FEMCA-CISL nazionale, Vice Presidente Ente Bilaterale Nazionale Artigianato

Aderisco all'appello per non votare al referendum e il mio commento è un consiglio: è necessario moltiplicare gli sforzi per incentrare la discussione sul MERITO del problema, le discussioni su "a chi giova" "è una bomba contro questo o contro quello", sono da azzerare. Solo così si eviterà che l'appello a non votare sia visto come un disimpegno e che, più in generale, l'intera vicenda del referendum si trasformi in un altro episodio della saga della disillusione dei cittadini, stanchi della politica che si chiude in sé stessa.
Guido Parietti

Sauro Machetti, segretario di sezione Ds

Patrizio Del Prete, Inas Cisl di Legnago

Proprio in quanto credo fermamente che l'articolo 18 rappresenta un baluardo a difesa dai licenziamenti arbitrari,condivido il vostro appello.
Camillo Cavanna

Vanni Galli, coordinatore regionale Patronato Inca/Cgil Lombardia

Aderisco all'appello per il non voto. Si potrebbe partire da qui per costituire un vero e proprio Comitato per l'astensione. Andrea Buonajuto, Caserta

Condivido i contenuti dell' Appello e do la mia adesione al non voto.
Candido De Canio

Aderisco all'appello condividendone appieno i contenuti. Sergio Palmieri, Ial-Cisl Emilia Romagna

Rosanna Tortorelli

Marco Luchetti, consigliere regionale delle Marche e capogruppo della Margherita

Andrea Ambrogini, funzionario della regione Marche

Emilia Lampugnani, segretario generale FAI CISL Como

Alberto Tridente, Torino

Tommaso Dealessandri, assessore al lavoro Comune di Torino

Venerdì, 23. Maggio 2003
 

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