Incidenti sul lavoro, il giorno del ricordo

Il 28 aprile si è celebrata la giornata per la memoria di chi è morto sul lavoro. Ogni anno in Europa si registrano 168.000 decessi per questo motivo e 7 milioni di persone rimangono ferite. Ma nella campagna elettorale per le europee questi problemi sono del tutto assenti

Il 28 aprile si è celebrata in molti paesi del mondo la giornata della memoria per i lavoratori morti, uccisi, in incidenti sul lavoro. La celebrazione di questa giornata non può e non deve essere l'occasione per discorsi retorici inutili ma per fare il punto concreto sulle condizioni di lavoro e di sicurezza nel lavoro.

La produzione manifatturiera con la globalizzazione si è trasferita in Asia e con essa si sono trasferiti 900 milioni di posti di lavoro. E' in paesi come il Bangladesh che sono nate aziende improvvisate in edifici come il Rana Plazadove per il crollo della struttura, un anno fa, sono morte più di 1000 operaie e operai tessili.

Sono le operaie del Rana Plazamorte sotto le macerie, sono i giovani operai cinesi della Foxconn che si sono suicidati perché non reggevano le condizioni di lavoro che si vogliono ricordare con la giornata del 28 aprile. Ma sono anche gli operai  della Thyssen di Torino morti nel rogo che vogliamo ricordare anche dopo una sentenza della Cassazione che pare alleviare le sanzioni per i dirigenti responsabili del disastro.

 

Siamo alla vigilia delle elezioni europee: il lavoro è il grande assente di questa campagna elettorale.
Molti candidati alle elezioni europee affrontano il tema del lavoro come i puritani affrontano il tema del sesso, afferma Laurent Vogel nell'articolo " Il lavoro, il grande assente alle elezioni europee " .
Si parla di crescita, d'ambiente, d'immigrazione e di sicurezza, ma si ignora il lavoro e le condizioni sempre più degradanti nelle quali si trovano molti lavoratori precarizzati e ricattati.

Si propongono ricette fallimentari sulle regole del  mercato del lavoro quando il problema è rispondere su cosa serve per davvero produrre e su cosa sviluppare con la ricerca per armonizzare i consumi e le forme di produzione con l'ambiente.

Ogni anno in Europa si registrano 168.000 decessi che sono dovuti a incidenti sul lavoro o come conseguenza di malattie professionali, di cui la metà sono tumori e un quarto patologie cardiovascolari. Ogni anni 7 milioni di persone rimangono ferite in seguito ad un incidente sul lavoro. Più di un terzo necessitano di cure che superano più di tre giorni di assenza dal lavoro. Il costo finanziario di questi fatti è pari al 5,9% del Pil della Unione Europea.

E' con questi dati non retorici che vogliamo ricordare in questo 28 aprile le vittime degli incidenti sul lavoro. Ma in questa giornata vogliamo ricordare Rino Pavanello, Segretario della Associazione Ambiente Lavoro morto improvvisamente alcuni giorni fa. Rino ha dedicato la vita alla prevenzione nei luoghi di lavoro, Rino era un costruttore di strumenti per la prevenzione, era una persona che faceva le cose, si sporcava le mani per risolvere i problemi. Voglio ricordarlo nella sua vitalità, indaffarato a mettere in piedi questa o quella iniziativa negli stand di Ambiente Lavoro... Oggi è un giorno triste per la comunità che si occupa di prevenzione.

 

* Responsabile di Salute e Sicurezza per la CGIL Emilia Romagna
Mercoledì, 30. Aprile 2014
 

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